Dalla duecentesca Chiesa di S. Maria delle Grazie ubicata in Largo S. Maria e oggi sede del Mu. Vi. S., museo demoetnoantropologico, ove sono raccolte testimonianze di un vissuto che accomuna le popolazioni della Valle dell'Aniene e del Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili con i loro racconti, leggende e tradizioni, scendendo per Via S. Maria, si incontrano sulla destra i bastioni della fortificazione orsiniana dell'attuale Palazzo Cenci Bolognetti.
Percorrendo via Porta Abruzzo e oltrepassando la medievale Porta Capo si giunge in Largo Padre Virginio Rotondi, dominato al centro dalla maestosa facciata della settecentesca Chiesa di S. Pietro Apostolo, a destra dall'entrata al settecentesco Palazzo Cenci Bolognetti a destra e sulla sinistra, ad una quota più bassa in via Arco Don Mauro dalla fontana con obelisco e dalla fontana con vasca con un prospetto ricavato da un sarcofago romano risalente al II-III sec. d.C.
Poco più avanti la Piazza S. Pietro è delimitata dalla facciata meridionale con campanili della Chiesa omonima e il Tempietto orsiniano in stile gotico-rinascimentale dedicato a S. Giacomo Maggiore. Scendendo per via Roma e risalendo sulla sinistra per vicolo della Segreteria si attraversa Piazza della Segreteria, fiancheggiata sulla destra da edifici ricavati all'interno di torri risalenti al XII sec., e si giunge in Piazza Padre Pietro da Vicovaro nei pressi della Chiesa di S. Salvatore con facciata su Via Ettore Vulpiani, edificata su un'antica struttura romana, come del resto la piccola Chiesa di San Sabino che sorge sull'omonima piazza a pochi metri di distanza dalla prima.
Scendendo di quota verso la Porta di Sotto, con una deviazione su Piazza S. Silvestro e in direzione di Via dei Merli, si attraversa il nucleo più antico del paese fatto di saliscendi, raccordi altimetrici con scalette in travertino e sampietrini, per raggiungere la quota più bassa dei cd. "Bastioni", punto panoramico per eccellenza con affaccio sull'Aniene, dove è inoltre ricordato l'eccidio delle Pratarelle, triste evento collegato alle rappresaglie nazifasciste susseguitesi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Attraversando la Porta di Sotto, sulla sinistra si può ammirare un esempio di opera muraria dell'antica Varia, risalente al III-II secolo a.C. e realizzata in blocchi quadrati di cardellino disposti per testa e per taglio.
Percorrendo via Porta Abruzzo e oltrepassando la medievale Porta Capo si giunge in Largo Padre Virginio Rotondi, dominato al centro dalla maestosa facciata della settecentesca Chiesa di S. Pietro Apostolo, a destra dall'entrata al settecentesco Palazzo Cenci Bolognetti a destra e sulla sinistra, ad una quota più bassa in via Arco Don Mauro dalla fontana con obelisco e dalla fontana con vasca con un prospetto ricavato da un sarcofago romano risalente al II-III sec. d.C.
Poco più avanti la Piazza S. Pietro è delimitata dalla facciata meridionale con campanili della Chiesa omonima e il Tempietto orsiniano in stile gotico-rinascimentale dedicato a S. Giacomo Maggiore. Scendendo per via Roma e risalendo sulla sinistra per vicolo della Segreteria si attraversa Piazza della Segreteria, fiancheggiata sulla destra da edifici ricavati all'interno di torri risalenti al XII sec., e si giunge in Piazza Padre Pietro da Vicovaro nei pressi della Chiesa di S. Salvatore con facciata su Via Ettore Vulpiani, edificata su un'antica struttura romana, come del resto la piccola Chiesa di San Sabino che sorge sull'omonima piazza a pochi metri di distanza dalla prima.
Scendendo di quota verso la Porta di Sotto, con una deviazione su Piazza S. Silvestro e in direzione di Via dei Merli, si attraversa il nucleo più antico del paese fatto di saliscendi, raccordi altimetrici con scalette in travertino e sampietrini, per raggiungere la quota più bassa dei cd. "Bastioni", punto panoramico per eccellenza con affaccio sull'Aniene, dove è inoltre ricordato l'eccidio delle Pratarelle, triste evento collegato alle rappresaglie nazifasciste susseguitesi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Attraversando la Porta di Sotto, sulla sinistra si può ammirare un esempio di opera muraria dell'antica Varia, risalente al III-II secolo a.C. e realizzata in blocchi quadrati di cardellino disposti per testa e per taglio.
Leggi tutto